Chi siamo


Si è costituita a Viterbo l’associazione Per la Sinistra della Tuscia.Un processo che a livello nazionale vede impegnate varie ed importanti realtà politiche e sociali nel tentativo di ricostruire un processo di aggregazione a sinistra, cha parta dalle istanze dei territori e si confronti con i grandi temi del nostro tempo.Una Sinistra che riesca finalmente a mescolare i segni e i semi di più culture politiche, che sia inclusiva e coerente, attenta alle prassi e che abbia il coraggio di produrre un’idea, un progetto di società più aperto e consapevole, più equo, più attento alla salvaguardia ambientale, ai diritti delle persone, al valore del lavoro.

SINISTRA e LIBERTA'
Leggi e ascolta i commenti e i comunicati del dopo elezioni

www.sinistraeliberta.com/


giovedì 19 marzo 2009

Presentazione nazionale lista Sinistra e Libertà


domenica 15 marzo 2009

Nota stampa 15 marzo 2009
PARCO dell'ARCIONELLO: Atto di arroganza il ricorso al TAR del Comune di Viterbo
Sebbene preannunciata e attesa, la decisione dell'amministrazione comunale di Viterbo di ricorrere al TAR contro l'istituzione della Riserva naturale dell'Arcionello si pone nel solco di un atteggiamento – quello della maggioranza in Consiglio comunale - arrogante e deferente nei confronti degli speculatori e dei poteri forti di questa città.
L'occasione che poteva essere colta era quella di aprire una nuova fase di confronto sul futuro di Viterbo, sulle scelte urbanistiche e sul destino delle aree verdi e del patrimonio storico ed artistico del capoluogo, coinvolgendo esperti, intellettuali, tecnici e cittadini.
Ripensare insieme alla città condividendo sensibilità e progetti.
Invece viene ancora una volta scelta la strada della subalternità ai palazzinari ed ai cementificatori, senza se e senza ma.
Lo stesso atteggiamento che è stato adottato nel confronto con la Regione e che ha fatto si che il comune abbandonasse strumentalmente il tavolo tecnico per la progettazione dell'area protetta.
Il comune di Viterbo vuole lo scontro con la Regione Lazio e rifiuta il confronto con i cittadini e le associazioni nelle sedi istituzionali perché incalzato dalle richieste dei costruttori.
Lo stesso potrebbe verificarsi nei prossimi giorni per quanto riguarda i 21 piani integrati in attesa di discussione nelle sedi tecniche e politiche comunali: insieme a quanto sta avvenendo nella piana termale (con la scusa dell'aeroporto) una aggressione al territorio e al paesaggio senza precedenti nella storia della città.
Per l'Associazione per la Sinistra della Tuscia
il Presidente

venerdì 13 marzo 2009

Nota stampa - Incontro con l'Assessore al Lavoro del Lazio Alessandra Tibaldi

"300MILA EURO E AGEVOLAZIONI CONTRO LA CRISI NEL BILANCIO PROVINCIALE E REDDITO DI CITTADINANZA NEL LAZIO": SUCCESSO PER LA SINISTRA NELLA TUSCIA E IN REGIONE

(13 marzo 2009) – VITERBO – La Sinistra per la Tuscia apre per la prima volta le porte della sua nuova sede in via Cardinale la Fontaine per accogliere l’assessore regionale Alessandra Tibaldi, arrivata a Viterbo per parlare della legge regionale sul reddito garantito e affiancare il nuovo movimento nella presentazione delle iniziative da poco intraprese per fronteggiare la crisi.
“La Sinistra per la Tuscia – ha detto Umberto Cinalli – si sta muovendo bene, facendo rete e riscuotendo crescenti consensi su tutto il territorio del paese. Questo movimento sta sperimentando l’esperienza di un vero e proprio laboratorio politico che vuole intraprendere proposte e azioni concrete sul territorio. La particolare difficoltà di questo momento ci chiede di pensare innanzitutto ad aiutare le famiglie in difficoltà. Solo a Civita Castellana ci sono oltre 2000 cassaintegrati, e la cifra cresce di ora in ora. Abbiamo ricevuto un segnale molto incoraggiante da parte della provincia.
Il presidente Mazzoli ha infatti rimpinguato i capitoli di bilancio destinati a finanziare le nostre proposte. “Abbiamo chiesto – specifica Antonio Capaldi – di anticipare i soldi della cassa integrazione e di rafforzare il consorzio fidi. Il presidente Mazzoli ha raccolto queste nostre indicazioni stanziando 150 mila euro per la prima voce e altri 150 mila per la seconda. Abbiamo anche chiesto alla provincia di farsi promotrice della costituzione di un fondo di garanzia sociale e di finanza solidale e di coinvolgere comuni e sindacati per consentire agevolazioni nelle utenze, affinché esse non superino il tasso di inflazione ufficiale per le famiglie più colpite dalla crisi”.
Ha illustrato lo spirito della legge regionale l’assessore Alessandra Tibaldi “Il percorso che oggi ci porta a ottenere la legge sul reddito minimo garantito – ha detto la Tibaldi - parte da lontano, fin dal dicembre 2005 e, caso ha voluto, che esso si completasse proprio in questo momento di particolare bisogno. La crisi, che è una crisi di sistema, arriva in un paese culturalmente e socialmente devastato. Dobbiamo ricostruire un terreno agibile per la Sinistra diffusa. La logica di questo governo è quella di dare ampia libertà a tutti per poi intromettersi sul fine vita e sulla violenza alle donne. Dobbiamo riaffermare la validità delle regole condivise. Come ad esempio il piano regolatore, che insieme al bilancio è uno strumento importantissimo nel disegnare una città.
In un momento di profonda crisi come questo i cittadini non possono essere lasciati da soli a casa propria con i loro problemi. La legge regionale del reddito minimo garantito prevede uno stanziamento di 20 milioni di euro per il primo anno con cui riusciremo ad assicurare circa 7 mila euro annui a circa 6 mila disoccupati e precari. Ora dobbiamo cercare di coinvolgere in quella che dovrà essere una rete a sostegno dei cittadini anche i comuni e le province. Hanno poche risorse, è vero, ma possono ugualmente svolgere un ruolo offrendo ai cittadini alcuni servizi” ha concluso l’incontro Cinalli parlando della speculazione che comunque si registra anche in tempi di crisi “Anche in tempi di crisi c’è chi ci guadagna – ha detto Cinalli - In questo momento la politica più facile per i comuni è quella di vendere il territorio. Penso poi alle false aspettative costruite intorno all’aeroporto. Non oso immaginare la caduta motivazionale e la delusione che ci sarà quando questa prospettiva verrà meno” (nota tratta da "on Tuscia" e integrata dalla redazione del blog).

lunedì 9 marzo 2009




Nota stampa - lunedi 9 marzo 2009
giovedì 12 marzo alle ore 11.30

Incontro con l'Ass.re regionale al lavoro Alessandra Tibaldi
presso la sede della Associazione Per la Sinistra della Tuscia in via Cardinal La Fontaine, 89.A – Viterbo

La Regione Lazio ha approvato la legge che stanzia 40 milioni di euro per disoccupati e precari. Un intervento mirato ad assicurare un reddito minimo pari a circa settemila euro a persona per un anno (530 euro al mese per disoccupati, inoccupati e precari residenti nella regione Lazio). E’ una misura che cerca di assicurare un sostegno a donne e uomini che, nel nostro territorio, stanno pagando in maniera più pesante gli effetti della crisi. Una misura proposta e sostenuta dalla Sinistra, che nel Consiglio Regionale del Lazio ha costituito un unico gruppo composto da sette consiglieri, nel quale si riconoscono quattro degli assessori della giunta Marrazzo.
Ma un ulteriore successo la Sinistra l’ha ottenuto a livello provinciale. La Giunta Mazzoli ha infatti previsto nella proposta di bilancio, che tra qualche giorno sarà in discussione nel Consiglio di Palazzo Gentili, una dotazione per finanziare l’anticipazione della cassa integrazione ai lavoratori che venendo a trovarsi in questa grave situazione rischierebbero di rimanere alcuni mesi privi di reddito prima della effettiva erogazione della indennità da parte dell’ente previdenziale; la previsione di un fondo di garanzia sociale e finanza solidale (prestiti d’onore, mutui prima casa…) con l’intento di coinvolgere enti pubblici e privati, associazioni; il rafforzamento dei finanziamenti ai consorzi fidi in favore delle piccole imprese. Una proposta che l’Associazione per la Sinistra della Tuscia ha avanzato, trovando la condivisione delle confederazioni sindacali e venendo accolta nella proposta di bilancio della Provincia con una previsione di spesa di trecentomila euro.
L’Assessore Tibaldi illustrerà quindi il senso e le modalità attuative di queste proposte a sostegno dei cittadini maggiormente in difficoltà, ma descriverà anche il processo unitario delle forze della Sinistra in atto a livello locale, regionale e nazionale.
Associazione per la Sinistra della Tuscia

sabato 7 marzo 2009

NEWS - Approvata in Regione la legge sul reddito sociale

Grazie alla Sinistra la Regione Lazio approva la legge sul reddito di cittadinanza: 40 milioni di euro per precari e disoccupati.

Nel Lazio il ‘reddito minimo garantito’ è ormai una realtà. Con il via libera del Consiglio regionale i disoccupati, gli inoccupati e i precari di questa regione, con un reddito inferiore ai 8.000 euro, potranno beneficiare di un assegno mensile di circa 580 euro e di una serie di agevolazioni per la fruizione di servizi primari. La Regione Lazio si prende così il merito di aver adottato una misura di civiltà degna delle più avanzate democrazie europee. Una legge fortemente voluta dall’assessore al Lavoro Alessandra Tibaldi (del gruppo della Sinistra). Il Lazio si è mosso in totale solitudine visto che le risorse che verranno utilizzate provengono interamente dalle casse regionali: 20 milioni solo per il 2009, cifra raddoppiata dall’assessore al Bilancio Luigi Nieri (anche lui, non a caso, della Sinistra), ben 40 milioni di euro per i prossimi tre anni. In questo Paese in crisi, non sola economica, ma anche di idee, è bastata una buona proposta come questa per mettere in evidenza alcune contraddizioni e debolezze dei principali schieramenti politici. A cominciare dal Pd. Che ha fatto di tutto per rivendicare la paternità di una legge che non gli è mai appartenuta. Secondo l’edizione romana del Corsera, il provvedimento è seguito al richiamo del segretario del Pd Dario Franceschini, il quale solo pochi giorni prima aveva invocato l’adozione da parte del Governo di un sussidio per i disoccupati. Così, con un colpo di bacchetta magica. Poco importa che si tratta di un disegno di legge che risale al lontano 2005, anno in cui la promotrice, l’assessore al Lavoro della Giunta Marrazzo Alessandra Tibaldi, cominciò il confronto con le associazioni sindacali, con quelle di volontariato, con i centri sociali, con le reti per il diritto alla casa. Allora chi parlava di questi argomenti era un sognatore e un estremista. La battaglia per il lavoro e quella contro i danni della precarietà sulle singole esistenze, roba per gli stucchevoli oppositori della legge Biagi e per romantici baumiani. Oggi, per uno strano scherzo del destino, la conclusione dell’iter della legge sul reddito minimo garantito, cade proprio all’indomani di questa ‘nuova’ battaglia del Partito Democratico che in massa plaude e si rivendica il risultato ottenuto. Oggi la flessibilità non è più un’opportunità, il loft non è più di moda. Questa volta, invece, è la Sinistra che ha vinto. Ha vinto nella perseveranza e nella tenacia con cui ha condotto e sostenuto una battaglia culturale prima ancora che politica e nella concretezza con cui ha realizzato i suoi obiettivi. Il ‘leggero’ Partito Democratico ancora una volta ha dimostrato i suoi limiti. Non si può pensare di affrontare il berlusconismo con i soli strumenti della comunicazione. Qualche volta servirebbe un po’ più di coraggio. Il timore è che anche Obama, come Zapatero ieri, andranno a finire in soffitta. Anche il Sindaco Alemanno pensa che il reddito minimo di cittadinanza sia ‘una cosa giusta’. Lo ha dichiarato senza remore, nonostante il voto contrario in Consiglio regionale di Alleanza nazionale e l’astensione di Forza Italia. Per loro il provvedimento è inefficace perché non dà risposte a tutti i disoccupati e precari del Lazio. Detto da chi ha sostenuto per anni la necessità della baby card e la bontà delle varie social card fa veramente impressione. Di fronte a una buona idea, questa volta sì, il fronte si è spaccato. E’ questa la Sinistra che ci piace. Quella che si costruisce per induzione e non per deduzione. Si fanno cose di sinistra e poi si è di sinistra. Si perseguono battaglie di sinistra e su queste si costruisce una nuova identità di sinistra. Su questo il nuovo gruppo unico della Sinistra ha dato un segnale concreto. Sotto la bandiera dei diritti e della dignità degli individui la Sinistra ha ritrovato la sua coesione e messo sotto scacco tutti gli altri.

giovedì 5 marzo 2009

Nota stampa - venerdi 6 marzo 2009
Accolte dal Presidente Mazzoli le richieste di intervento a sostegno dei lavoratori in difficoltà presentate dall'Associazione per la Sinistra

Lunedì 23 febbraio L'Associazione Per la Sinistra della Tuscia ha sottoposto al presidente della provincia di Viterbo, Alessandro Mazzoli, alcune proposte di stanziamenti per il redigendo bilancio previsionale dell’Ente di via Saffi. Nello specifico le proposte hanno riguardato:
Una dotazione economica per finanziare gli interessi passivi onde anticipare la cassa integrazione ai lavoratori che verranno a trovarsi in questa grave situazione;
La previsione di un fondo di garanzia sociale e finanza solidale (prestiti d’onore, mutui prima casa…) con l’intento di coinvolgere enti pubblici e privati, associazioni;
Il rafforzamento dei finanziamenti ai consorzi fidi;
Conseguentemente ai punti sopra richiamati si è individuata l’assunzione, da parte della provincia, di un ruolo attivo di coordinamento di comuni e forze sociali per introdurre agevolazioni sulle utenze locali alle famiglie dei lavoratori colpiti dalla crisi ed un interessamento affinché l’aumento delle tariffazioni locali, ove necessario, non fosse superiore all’inflazione programmata.
Durante l’incontro con il presidente Mazzoli abbiamo evidenziato come le proposte avanzate, scevre da ogni interesse di gruppo, fossero una significativa risposta alla situazione di crisi che sta gravando sempre più sui lavoratori della nostra provincia.
Nell’incontro il presidente Mazzoli ha sottolineato le notevoli difficoltà del bilancio riservandosi comunque di verificare disponibilità e strumenti entro il venerdì successivo.
Venerdì 27 scorso il presidente Mazzoli ci ha comunicato che nel pomeriggio la giunta avrebbe approvato, come puntualmente avvenuto, lo schema di bilancio 2009 in cui erano inseriti anche gli stanziamenti per la cassa integrazione, per il fondo di garanzia sociale e finanza solidale e per i consorzi fidi per un importo complessivo di circa 300.000 euro.
Nel prendere atto con soddisfazione della decisione assunta dall’esecutivo della provincia, ci impegniamo sin da ora a svolgere un lavoro di informazione e vigilanza sulla effettiva e rapida destinazione di questi fondi. Chiediamo ora, in primo luogo al consiglio provinciale, di approvare con una larga convergenza gli stanziamenti proposti dalla giunta affinché i lavoratori in difficoltà possano usufruire al più presto di strumenti di solidarietà sociale così innovativi per i nostri territori.
Associazione per la Sinistra della Tuscia