Chi siamo


Si è costituita a Viterbo l’associazione Per la Sinistra della Tuscia.Un processo che a livello nazionale vede impegnate varie ed importanti realtà politiche e sociali nel tentativo di ricostruire un processo di aggregazione a sinistra, cha parta dalle istanze dei territori e si confronti con i grandi temi del nostro tempo.Una Sinistra che riesca finalmente a mescolare i segni e i semi di più culture politiche, che sia inclusiva e coerente, attenta alle prassi e che abbia il coraggio di produrre un’idea, un progetto di società più aperto e consapevole, più equo, più attento alla salvaguardia ambientale, ai diritti delle persone, al valore del lavoro.

SINISTRA e LIBERTA'
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giovedì 23 luglio 2009

Comunicato stampa / lettera aperta - Viterbo 22 luglio 2009

Cinalli: "Molta ipocrisia nell'intervento del vicesindaco Meroi"

Davvero inatteso il mea culpa del vicesindaco Meroi (e precedentemente più velato dell'incauto Sindaco Marini) in merito alla privatizzazione dei servizi urbani considerata una scelta opportuna e obbligata: è tutta colpa di una gestione politica inadeguata e clientelare (questo il significato implicito delle parole di Meroi) che “spartisce” posti ed incarichi non sulla base delle competenze ma sulla base di un tornaconto politico. Questo ha garantito ai partiti (anche ad alcuni di quelli all'opposizione attualmente) e alle coalizioni che hanno governato e governano la città di conservare – anche in virtù di siffatte dinamiche – il potere. Allora meglio il privato, più efficiente e preparato? Forse – però - anche più libero di gestire le risorse umane e finaziarie per fini clientelari e di concussione (Viterbo conosce bene anche questo infame fenomeno); inoltre anche più spregiudicato – si veda il caso della gestione idrica privata di Latina – nel ricavare indebito profitto a scapito dei cittadini.

Forse questi ultimi non si interessano del problema quando fanno la doccia, ma quando arriva la bolletta a casa si pongono molte domande. Un intervento alquanto fuoriluogo quindi quello di Meroi, leader di una coalizione che si pone in totale continuità con la giunta precedente: il responsabile principale della disfatta finaziaria del comune di Viterbo non siede forse nei banchi della maggiornaza come presidente del Consiglio, quasi a riconoscergli un simbolico ma concreto “onore delle armi”? E lo stesso avviene per molti consiglieri comunali e dirigenti confermati nei loro scranni e nelle loro competenze. Certo – mi si dirà – lo hanno voluto i cittadini. Ma supponendo che Meroi abbia ragione, con quali meriti e con quali metodi?

Di quale politica parla Meroi, autorevole esponente del PDL: di quella che ha nominato nella commissione di inchiesta sulla vicenda CEV dei consiglieri coinvolti nella stessa? Certo, in questo caso siamo in piena sintonia con le sue parole: si tratta di una sconfitta della politica. Ma lo lasci dire a noi, almeno in questo caso. Personalmente non dubito della volontà di Meroi di migliorare la gestione pubblica dei servizi cittadini, ma – citando le sue stesse parole - se in virtù della sua posizione “non riesce a svincolarsi dal pregiudizio della scelta di parte, del prevalere della volontà di schieramento, incapace troppo spesso ad anteporre fondamentali interessi comuni a valutazioni miopi e del tutto particolari”, insomma se non riesce a rendersi responsabile di un cambiamento in questa consigliatura e in questa fase della gestione politica, ammetta la sua sconfitta e quella della sua coalizione e rassegni le dimissioni, per il bene della città.

Per l'Associazione per la Sinistra della Tuscia / SeL Viterbo

il Presidente - Umberto Cinalli

giovedì 2 luglio 2009

Nota stampa 2 luglio 2009 - Obiezione di coscienza anche nella Tuscia contro la legge incivile sulla “insicurezza”

In queste ore viene attesa l'approvazione definitiva in Parlamento del decreto (disegno di legge n. 733-B) cosiddetto “sicurezza”, quello – tra le altre cose – che introduce il reato di clandestinità e autorizza la creazione delle ronde. Riteniamo di dover intervenire nel merito perché questo provvedimento avrà purtroppo conseguenze gravi, anche nel territorio della Tuscia.Circa un milione di persone vivono oggi in clandestinità in Italia, la stragrande maggioranza cercando di sopravvivere o di regolarizzare la propria posizione, in un generale difficile contesto di integrazione nel quale esistono barriere culturali e amministrative gravi e oggettive.Ai bambini è oggi assicurata l'istruzione ed a tutti è dovuta l'assistenza sanitaria, come è sacrosanto in un paese civile che deve garantire il rispetto della dignità umana a prescindere dalle sue condizioni temporanee e transitorie.Ma quale genitore si sentirà sicuro di non essere denunciato nella propria condizione di migrante clandestino – da un pubblico ufficiale come l'insegnante o il medico – accompagnando il proprio figlio a scuola o in ospedale? Cosa potrà accadere nelle situazioni più difficili e delicate dove a subirne le conseguenze saranno soprattutto i bambini e le donne? Per questo in vari uffici pubblici e in alcuni ospedali sono già apparse varie forme di obiezione al provvedimento esponendo cartelli nei quali viene riportata la frase “in questo luogo/ufficio non si denunciano i clandestini”.La salute (anche la nostra, considerando che il rischio di epidemie tra le comunità straniere aumenterà) e la dignità delle persone viene così difesa da questa forma di resistenza civile che coinvolge ora dopo ora un numero sempre più crescente di medici e insegnanti e altri pubblici ufficiali. Che dire poi dell'intasamento del sistema della giustizia che questo provvedimento provocherà?Invitiamo tutti nella provincia di Viterbo alla “disobbedienza civile”, e sosterremo nelle forme che saranno necessarie e opportune chi vorrà farlo pubblicamente (a cominciare dagli amministratori della rete che si riconosce in Sinistra e Libertà) per contrastare questa deriva demagogica e inumana, attraverso il ricorso alla obiezione di coscienza contro la nuova legge sulla in-sicurezza. Invitiamo in tal senso il presidente Marrazzo a intervenire presso l'Ordine regionale dei medici, come è stato già per il Governatore della Regione Puglia Vendola.

Per l'Associazione Per la Sinistra della Tuscia

Il Presidente - Umberto Cinalli

sabato 27 giugno 2009


27 giugno 2009
Assemblea provinciale di Sinistra e Libertà
La prima assemblea provinciale di Sinistra e Libertà si è svolta ieri a Viterbo con una significativa partecipazione di rappresentanti di varie realtà locali, delle forze politiche di riferimento e di cittadini, interessati e partecipi delle valutazioni e delle decisioni; una esperienza giovane ma già molto importante nel panorama politico locale e nazionale, anche in virtù di risultati elettorali importanti.
Una occasione colta per rilanciare il progetto di una nuova Sinistra italiana forte e consapevole, autorevole e rigorosa nelle scelte degli obiettivi e delle prassi.
In attesa degli appuntamenti e degli sviluppi su scala nazionale, condivisa nel corso dell'assemblea la necessità di rafforzare la rete territoriale e di concretizzare il lavoro su obiettivi condivisi. Confermata la volontà di partecipare alle prossime elezioni provinciali uniti con il simblo di Sinistra e Libertà.
Costituita a tal fine una struttura operativa transitoria nella Tuscia che valorizzi le esperienze territoriali, ne faccia il perno della partecipazione e che si ponga l’obiettivo principale di creare una rete territoriale solidale e funzionale, concretizzando una forma di adesione al percorso che possa coinvolgere i cittadini come le realtà sociali; che possa infine essere interlocutore credibile ed autorevole per le forze sociali e politiche. Che si assuma responsabilmente l’onere della proposizione di unire le forze della sinistra dentro e fuori i partiti.
È stata condivisa la scelta di creare una serie di istituti operativi: una assemblea degli eletti e degli amministratori degli enti locali che si riconoscono in SeL, quindi una assemblea provinciale permanente degli aderenti che sia la sede del confronto politico nel territorio viterbese.
Definito quindi un esecutivo di garanzia, composto da 8 persone, che in continuità con il percorso svolto prima e durante la campagna elettorale, gestisca il percorso di strutturazione e di avvicinamento (in autunno) alla fase costituente o di riorganizzazione nazionale.
Nell'esecutivo di garanzia sono presenti Maurizio Puri, Francesco Romito, Marilina Fravolini, Giuseppina Del Signore, Antonio Capaldi, Stefania Calevi, Aldo Filosa, Umberto Cinalli.
Esecutivo di Sinistra e Libertà della Tuscia

domenica 14 giugno 2009

Conferenza stampa di Sinistra e Libertà


CON IL SIMBOLO ALLE PROVINCIALI

Conferenza stampa di Sinistra e Libertà per commentare la tornata elettorale e affermare la prosecuzione e il rafforzamento dell’esperienza politica che ha visto il suo battesimo nella consultazione per il rinnovo del Parlamento europeo. L’impegno è che l’anno prossimo la lista concorra alle elezioni provinciali.
Umberto Cinalli, dell’associazione per la Sinistra della Tuscia, Santino Pini, del Partito Socialista, Giancarlo Torricelli del Movimento per la Sinistra, Enrico Mezzetti, consigliere comunale di Viterbo, e Fabrizio Scarponi, giovane neo-eletto nel consiglio comunale di Civita Castellana, hanno illustrato la decisione di dare immediata continuità a quella che non è stata una semplice alleanza elettorale, ma è invece un progetto, un “cantiere” per la costruzione di un nuovo soggetto politico.
Precorrendo anche le iniziative che verranno assunte a luglio a livello nazionale, Sinistra & Libertà di Viterbo ha deciso di convocare per venerdì 26 giugno un’assemblea aperta, nella quale sarà nominato un coordinamento organizzativo, verrà costituita la rete degli eletti nelle amministrazioni locali e verrà sancita la volontà di presentare la lista alle elezioni provinciali del prossimo anno, lavorando per la costruzione di una nuova alleanza per la Tuscia, in grado di fare argine contro le destre e di coinvolgere tutte le forze disponibili dell'area democratica e progressista.
Negli interventi è stata espressa soddisfazione per un risultato che in provincia ha raggiunto il 3,96% con 6.800 voti: per una lista nata un mese prima delle elezioni e sostanzialmente oscurata dai mezzi di comunicazione di massa in campagna elettorale, il consenso ottenuto è da ritenersi soddisfacente e tale da spingere a proseguire con convinzione sulla strada intrapresa.
Sinistra e Libertà intende quindi costituire una formazione che dia risposte in termini culturali e politici ad una domanda presente in larghe fasce di elettorato, puntando ad un sostanziale rinnovamento anche in termini generazionali. In questo senso i risultati delle elezioni amministrative e l’elezioni di giovani consiglieri costituiscono un segnale rassicurante.
Dunque, già da oggi, nella Tuscia Sinistra e Libertà conferma di non essere una alleanza elettorale, bensì un nuovo soggetto, che vuole richiamare quanti intendono fornire un contributo alla ricostruzione della Sinistra e, con essa al più ampio progetto di una alleanza di centrosinistra, che punti a riconquistare il governo del Paese.
I valori della pace e della non violenza, l’affermazione di una economia verde, con una riconversione ecologica della produzione e dei consumi, una società laica, inclusiva, accogliente sono i punti cardine intorno ai quali definire una sfida alle politiche delle destre e contrastare le pulsioni estremiste e xenofobe che si sono manifestate in tutta Europa. Una sfida che richiede costanza, capacità organizzativa, radicamento sociale e territoriale, che gli esponenti viterbesi vogliono mettere da subito in campo.
Intanto occorre continuare a dare risposte sul terreno sociale, come è avvenuto, ad esempio, con l’accordo che la Provincia ha concluso con l’Inps per l’anticipo delle somme dovute per la cassa integrazione guadagni, che nasce proprio da una proposta avanzata da Sinistra e Libertà alla giunta provinciale. Occorre poi ragionare sullo sviluppo sostenibile del territorio contrastando scelte inaccettabili e rilanciando sul terreno delle vocazioni del territorio, sulle reti immateriali, sulla cultura.
Il “cantiere” è dunque aperto, ma le fondamenta sono state già realizzate.
Coordinamento provinciale provvisorio
Sinistra e Libertà

lunedì 8 giugno 2009

RISULTATI PROVINCIALI EUROPEE E COMUNALI


lunedì 1 giugno 2009

Lettera appello degli ex dirigenti viterbesi di Rifondazione

Noi scegliamo SINISTRA E LIBERTA'
Oggi in Italia mancano soprattutto due cose, la sinistra e la libertà. Una sinistra capace di sognare e di trasformare, una libertà che si realizzi come liberazione, uguaglianza, partecipazione.
C’è bisogno di una sinistra autentica e coraggiosa che possa contribuire alla sconfitta sociale e culturale delle destre che giocano con le paure e con le incertezze, che alimentano la precarietà e le povertà, che cancellano elementari diritti di cittadinanza.
C’è bisogno di una sinistra radicata e di popolo per battere queste destre che rilanciano il nucleare, bocciano il pacchetto clima dell’Unione Europea e non investono sulle energie rinnovabili.
La Sinistra deve essere riconoscibile per le sue proposte, come già avvenuto nella Regione Lazio, dove grazie a Sinistra e Libertà è stata approvata l’importante legge sul reddito minimo garantito. Una prima risposta, una modalità per uscire dalla crisi nel senso giusto.
C’è bisogno di una sinistra che ripensi se stessa, innovando le proprie pratiche e i propri linguaggi; una sinistra in grado di parlare la lingua dell’uguaglianza, dei diritti e delle libertà individuali.
Le elezioni europee sono l’occasione per dare forza ad una sinistra unitaria e rinnovata, capace di rappresentare in Europa la necessità di politiche in grado di assicurare una maggiore sicurezza socio economica a milioni di persone che, a causa della crisi e delle politiche che l’hanno provocata, vivono una condizione di forte insicurezza in tema di occupazione, reddito, condizioni di lavoro, salute, istruzione.
Per queste ragioni il 6 ed il 7 di giugno noi, ex dirigenti viterbesi di Rifondazione, sosterremo ed invitiamo a sostenere SINISTRA E LIBERTA’.
ANTONUCCI Matteo, BRIGHI Simonetta, CALEVI Stefania, CARRAFA Augusto, CIOCCHETTI Angelo, DESANTIS Fabiola, FORZONI Claudio, LEONI Giovanni, MANCINI Walter, LOMBARDI Bernardino, NARDI Beatrice, PECIAROLO Sergio, PIERI Fabrizio, POZZI Corrado, PRINTEMPI Domenico, ROMITO Francesco, ROSELLI Patrizia, SACCO Paolo, TORRICELLI Giancarlo, ZUCCHETTA Valter

giovedì 28 maggio 2009

Acquisti verdi, bioedilizia e unioni civili



Proposte di variazione al bilancio
del Comune di Viterbo
da Mezzetti (Sinistra arcobaleno)
e Cinalli (Associazione per la sinistra della Tuscia)
27 maggio 2009

Il gruppo consigliare Sinistra Arcobaleno e l'Associazione per la Sinistra della Tuscia, in virtù del lavoro di coordinamento del consigliere Enrico Mezzetti, hanno presentato in queste ore al consiglio comunale un pacchetto di provvedimenti ovvero di proposte di variazioni al bilancio 2009 del Comune di Viterbo che mirano a risolvere alcuni problemi ma soprattutto a sviluppare percorsi strutturali di sviluppo culturale ed economico.
Con l'obiettivo di coinvolgere non solo le opposizioni ma l'intero consiglio, è stato riproposta una variazione che miri ad accogliere il sistema degli acquisti verdi (Green Public Procurement) nell'ambito degli appalti pubblici del Comune: come indicato dalla Commissione Europea uno degli strumenti operativi più importanti mai posti in essere per la sostenibilità ambientale.
Quindi l'istituzione di un ufficio specifico per la tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico della citta di Viterbo e del territorio circostante, la creazione di un capitolo di bilancio dedicato per il Parco dell'Arcionello, l'accoglimento della normativa regionale sulla bioedilizia e l'edilizia sostenibile e la creazione di specifici percorsi informativi e di incentivazione per il risparmio idrico.
Particolarmente importanti dal punto di vista del significato culturale e sul piano dei diritti la richiesta di accogliere, in seno al sistema del bilancio comunale, la normativa nazionale che prevede la creazione di percorsi di sostegno alla cooperazione allo sviluppo internazionale, quindi la creazione del registro delle unioni civili nell'ambito del sistema dell'anagrafe comunale.
Sono molti nella nostra città i giovani che, anche in virtù di una crisi che penaliza le giovani coppie, quando anche si trovano nella situazione di una occupazione precaria, che potrebbero avvantaggiarsi e pensare a un progetto familiare se potessero essere garantiti da un sistema di tutele come la creazione di un registro comunale delle unioni di fatto per l'accesso ai servizi (mense, asili, contributi).
Un provvedimento importante di civiltà in un momento di disorientamento e di fragilità sociale.
Umberto Cinalli Presidente dell''Associazione per la Sinistra della Tuscia
Enrico Mezzetti Gruppo Consigliare Sinistra Arcobaleno