Sinistra e Libertà con NICHI VENDOLA
A tenere a battesimo nella Tuscia la lista voluta da Verdi, Partito Socialista, Movimento per la Sinistra, Sinistra Democratica, Unire la Sinistra, è stato il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola.
Di fronte a una platea caratterizzata da molti giovani e donne, Vendola ha iniziato dalla immagine che viene data della crisi economica e sociale in rapporto a quella che essa è realmente, a come incide nella vita delle persone.
Guardando alle vicende europee e mondiali ha fatto riferimento alle grandi mobilitazioni sociali in corso in Francia e alla politica di Barack Obama, che “seppellisce l’armamentario della destra americana degli ultimi trent’anni e disegna una nuova società inclusiva”.
Venendo alle vicende italiane, il leader di Sinistra e Libertà ha invece molto insistito sui diritti e la dignità del lavoro, sul dramma che si trovano a vivere i precari, avvertendo che nelle statistiche dei prossimi mesi la precarietà è destinata a diminuire perché centinaia di migliaia di persone rimarranno semplicemente senza occupazione e senza la possibilità di costruire il proprio progetto di vita.
Per questo ha chiesto che gli aiuti pubblici alle imprese siano vincolati del blocco dei licenziamenti.
Secondo Vendola il lavoro va rimesso al centro della discussione pubblica insieme alla scuola – “che in primo luogo educa alla socialità” – , alla giustizia fiscale, alla cura “del territorio di un Paese che è stato spolpato vivo, che è stato la preda di caccia del partito trasversale del cemento, che rischia la desertificazione e la crisi dell’approvvigionamento idrico”.
Sulle questioni dei diritti civili Vendola, da credente, ha affermato di rifiutare un’Italia bigotta, che vuole imporre una morale di stato, come è accaduto nella vicenda di Eluana Englaro.
Infine, riferendosi al proprio percorso politico, ha affermato che “Sinistra e Libertà è l’idea di un luogo grande e plurale, nel quale le tante sinistre depongono le armi e portano il dono della propria storia”.
E’ l’idea che la Sinistra debba riappropriarsi della parola e dell’idea della libertà, che non può affermarsi se, come accade adesso, a prevalere nella società è la paura.
Per questo, ha concluso, serve una Sinistra che voglia battersi per l’eguaglianza e per “l’unica globalizzazione che vogliamo: quella dei diritti”.
Sinistra e libertà
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